La pododermatite (in inglese bumble foot) è un processo infiammatorio, infettivo e degenerativo che colpisce i tessuti molli del piede di varie specie di uccelli. Può essere notevolmente invalidante e causare la morte per complicazioni settiche e tossiemiche, va quindi prontamente riconosciuto e trattato.
CHI COLPISCE LA PODODERMATITE?
Questa patologia è ben nota e temuta dai falconieri ma spesso si riscontra spesso anche nei turdidi soprattutto nelle Cesene e Merli.
QUALI POSSONO ESSERE LE CAUSE DELLA PODODERMATITE?
La patologia ha molteplici fattori predisponenti che possono determinare una diminuzione delle difese locali o alterazione della barriera cutanea tali da aprire la porta a batteri piogeni quali stafilococchi, proteus, escherichia coli.
Concause predisponenti sono la cattiva igiene della lettiera o dei posatoi, la presenza di materiali abrasivi o posatoi inadatti alla dimensione del piede, carenze alimentari, obesità, screpolature o ferite della cute della pianta dei piedi.
Il cibo fornito agli uccelli, deve essere di buona qualità e conservato in modo da prevenire muffe o contaminazioni batteriche: aflatossine ed eccesso di proteine possono causare gravi problemi vascolari, rallentamento del circolo e emboli batterici a livello plantare.
COME SI RICONOSCE LA PODODERMATITE?
I sintomi possono essere molto subdoli: all’inizio solo una attenta osservazione del comportamento, della postura e della cute del piede (in particolare della parte inferiore) può rivelare un problema alle zampe.
Le strutture coinvolte sono dapprima la cute della superficie plantare a livello di cuscinetto, oppure di un dito. Le lesioni poi si estendono alle altre zone limitrofe e si approfondiscono coinvolgendo derma, tendini e nei casi più gravi anche articolazioni e ossa.
Il cuscinetto plantare appare ispessito o gonfio, al tatto risulta caldo e l’uccello prova dolore, ritrae la zampa o cerca di beccare.
L’animale spesso resta sul posatoio con una zampa sollevata oppure non carica il peso, zoppicando.
Se la lesione non viene riconosciuta si aggrava l’infiammazione e l’infezione dei tessuti sottostanti con la formazione di un ascesso , danni vascolari e assottigliamento con necrosi della cute.
Le tossine liberate dai batteri coinvolti nella infezione purulenta e dai tessuti ischemizzati e macerati dal pus indeboliscono le difese dell’uccello malato e aggravano la vascolarizzazione già compromessa della zampa.
COSA FARE PER CURARE LA PODODERMATITE?
Curare l’igiene della lettiera e delle pertiche, adeguare i posatoi posizionati nella gabbia o voliera alle dimensioni delle zampe, fornendo un appoggio che favorisca il movimento e la presa diversificata delle dita, mettere a disposizione degli uccelli una alimentazione equilibrata che sia completa in oligoelementi (soprattutto vitamina A, E e biotina) e non favorisca l’obesità: l’aumento di peso va a gravare eccessivamente sulle zampe.
Ai primi sintomi cercare di capire la falla nella gestione (cibo, pulizia, posatoi, ferite, ambiente inadatto) e cercare di porvi rimedio. È consigliabile sempre consultare prontamente un medico veterinario che possa valutare la gravità delle lesioni e consigliare la terapia medica adatta.
Per la prevenzione consigliamo i posatoi anatomici c, grazie ai segmenti irregolari e di dimensioni diverse , ci permette l’appoggio della zampa sempre in modo diverso garantendo un miglior afflusso sanguineo alle dita, inoltre consigliamo l’integratore immune della linea turdus specialist, per una dieta ricca di vitamina A ed E per riequilibrare le possibili forme carenziali dovute proprio alla carenza vitaminica.
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Turdus Myrtha15,00€
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Posatoio anatomico2,50€
11 comments
Come so fabha Tricare I vostribprodotti ha Malta?
Molto buono
M. Buono
Vorrei contattarvi in futuro entro Agosto per i tordi sasselli turdus iliacus
Ci contatti pure quando preferisce
appena successo a una Cesena ed è morta il gonfiore era non in fordo alla zampa ma a mezza dov’è c’è l’articolazione.. È sempre la stessa causa?
Grazie
Maurizio
La podermatite generalmente riguarda l’infiammazione del palmo della zampa, a volte capita che parta dal palmo e si sposti in altre regioni dove la cute è più sensibile e possibili microlesioni si infettano provocando gonfiore.
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Egregio signor bazzani ho un problema con un tordo sassello di allevamento di 2 anni che è. Diventato cieco in entrambi gli occhi(palline bianche in entrambi gli occhi). E selpre stato insieme ad altri sasselli in voliera 5per 2 metri. In foto periodo. Metà voliera e esposta in pieno sole e l altra metà chiusa con neon 58 watt 965, 6500 gradi kalvin. Uso mangime progeo più vitamine mele kaki biancospino melanzane a volte un po’ di pistoncino a ungiorno a settimana. Mi saprebbe dire il motivo di questa cecità? La ringrazio per una sua risposta. A ottobre verrò a visitarla perché sono intenzionato a comprare una coppia ditordi sasselli melanici. Grazie buona setata
Buonasera, purtroppo il problema della cataratta negli occhi degli uccelli non lo possiamo ricondurre ad un fattore scatenante , difatti non abbiamo riscontri scientifici che lo riconducano ad un solo fattore , diciamo che lo possiamo ricondurre a molteplici fattori , illuminazione , alimentazione , stress , stabulazione non idonea possono esserne la causa .
Purtroppo ad ora non esiste cura .
Buona sera sig Bazzani ho due domande da porLe :
Ai miei tordi bottacci ,Sasselli,Cesene posso dare del pastoncino tutto insetti con il normale mangime ? se si quanto ? e quando ?
La seconda domanda ho bisogno di due tordi bottacci maschi novelli da nido e una femmina quando posso contattarla per venirli a prendere ? Grazie Spagnolo Sandro . Altopiano di Asiago